venerdì 26 febbraio 2016

Mi chiamò la mia Amica

Ore 18.00 di un venerdì afferente a un normalissimo weekend di paura.

Il cellulare vibra, messaggio su whatsapp.
È la mia bassissima amica MC che scrive:
"Giornata di merca. Ho bisogno di supporto"
Io che le voglio bene come se fossi il fratello della sua vicina di casa e che mi preoccupo per lei come si fa con le persone disabili, soprattutto con quelle che hanno un deficit dell'altezza grave come il suo, le rispondo a cuore aperto.
"Certo MC vuoi una spalla su cui bere?"
Non la vedo ma so che dall'altra parte del telefono lei mi sta guardando negli occhi consapevole del rischio, ma come il cacciatore scruta il leone e controlla il fucile, così lei rilegge il messaggio è si massaggia il fegato.
Poi composta come il capitano Achab di fronte a Moby Dick nel mezzo del maelstrom, risponde.
"Alle 20.00. Avrai il mio fegato ma non il mio orgoglio".

È stata una bella amicizia....ne la ricorderò così.....bassa.

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