giovedì 3 gennaio 2013

Presepandolissimevolmente

2013.01.03 - Presepe

Ore 6.45 Mattina, Gelo.
La Tuscolana è meno frequentata del bar sotto casa. Rumore Zero. Sveglia Zero. Forza di Volontà Zero. L'equazione si risolve da sola, mi alzo, mi lavo, mi vesto, sistemo camera, torno a dormire.
Ore 7.25 Camera, Gelo.
Mi alzo stile Full Metal Jacket . Unica consapevolezza andare a lavoro. Imbraccio il necessario e mi dimentico l'indispensabile, sono fuori da Casa, finalmente l'odore di sigarette consumate si dirada, respiro senza dovermi spalmare vix vaporub fino alle ascelle e scendo in strada.
Una serie di Camion occupano gran parte della strada di fronte al portone. Le macchine sfruttano l'effetto farfalla per passare, i camionisti che devono prendere la strada si sono fermati per studiare una teoria quantistica che gli consenta di attraversare la strettoia senza creare un cimitero di specchietti retrovisori.
Li osservo discorrere sul segno da applicare alla spinta che li trasporterà attraverso il lembo di strada oltre i Camion parcheggiati.
Il Camionista rumeno esclama EUREKA, si rimettono in marcia e si dirigo verso il raccordo, li rivedrò a sera dopo che hanno percorso la Roma-Napoli per uscire dal vicolo oltre il portone.
Nel mentre osservo i camion parcheggiati per capire che diavolo trasportano.
Respiro ossigeno e antibiotico nebulizzando in fiale di acqua sacra per digerire i resti del pranzo di Capodanno.
Non ci riesco, il mio effetto farfalla è ancora nel bozzolo, e l'effetto bruco non funziona a dovere.
Una serie di omini armati solo di carrelli e panino e porchetta si dirigono nel atrio oltre il mio portone, direzione l'annuale presepe costruito in esso da certosini artigiani israeliani trasferiti in Lazio nel lontano 1900.
Con attrezzi tipici dei B-Movie anni 80 incominciano a smontare la struttura di legno, e ossa di Tirannosauro, utilizzando il panino e porchetta come leva per sistemare gli oggetti sui carrelli.
Le statuine vengono rigorosamente messe in teche di cristallo simil sarcofago della grandezza 50x50 tipiche dell'archeleogia paleolitica ed in seguito al trasbordo "tavolo di compensato-panino e porchetta-carrello" vengono trasportate verso i camion.
Un camion tre statuine.
Chiedo se serve una mano.
Il trasportato di nazionalità indefinita tra il Perù, la Russia e Abbiate Grasso (provincia SA - Saturno) mi sciolina una seria di parole in diverse delle sue madre lingue (nessuna delle mie naturalmente) e mi mostra un tesserino "NCDMBDPOEN" la sigla a seguito è incomprensibile gira tutto intorno alla scheda impedendo di essere correttamente letta da chi non ha conoscenze del periodo pre colombiano.
Gli altri mi vedono discutere e di premurano di allontanarmi e recintare la zona con paletti e strisce segnaletiche stile CSI - Modern Warfare - Halo - Fila in Banca. Mi viene chiesto di allontanarmi mentre uno di loro ripete "Circolare Circolare".
Il povero signore del secondo piano è rimasto bloccato nel perimetro. Gli scaricatori non ci pensano due volte e vedendolo lo impacchettano subito al interno di una teca 50X50 con oblo e vista lago di Bracciano, lo osservano un secondo, impacchettato e conservato. Terzo Camion, Statuine comprimarie età del bronzo o giù di li, lo ha fregato il marsupio finto militare con placca allegate.
Avrebbe avuto maggiori possibilità nel secondo camion, Periodo rivoluzione industriale Jesu SteamPunk, teche 50x70 vista GRA.
Mentre mi allungo per dare una mano al povero inscatolato noto gli sguardi "Chiudi-Impacchetta-Dimentica" dei ragazzi al lavoro e mi defilo verso, la macchina.
Ore 7.59 sono in tempo per arrivare in ritardo.
La macchina naturalmente è parcheggiata da un'altra parte ma io non ne sono a conoscenza siccome il neurone che se ne è interessa mi ha abbandonato nelle vacanze, per sempre.
Ore 8.22 - Macchina trovata, avvio a lavoro perfettamente in ritardo, il trasloco davanti casa sembra essere terminato. Saluto Grissom col Clacson e mi avvio verso la Tuscolana senza speranze e senza sigarette.
Non bestemmio, non posso sono esauriti i vaucher che avevo preso in vaticano.
L'iperspazio è con me, il presepe per fortuna no.

Nessun commento:

Posta un commento